venerdì 11 dicembre 2015

8 (+1) programmi da avere al primo avvio del PC


In un articolo precedente, abbiamo affrontato l'argomento della scelta di un nuovo PC ad uso ufficio. In questo, che vuole esserne la naturale continuazione, vedremo alcuni programmi che, vista la loro grande utilità, dovrebbero essere presenti sul nostro computer sin dal suo primo avvio.

L'articolo è orientato principalmente al mondo Windows, ma i concetti espressi sono di interesse assolutamente generale e, ovunque possibile, indicherò valide alternative ai programmi che tratterò qui di seguito. Vediamoli insieme.

  1. Antivirus

    La sicurezza prima di tutto: in pura teoria e come prevenzione estrema, il vostro computer non dovrebbe MAI collegarsi ad Internet senza un adeguato software antivirus installato. Le blande protezioni preinstallate nei vari sistemi operativi (Windows Firewall e Windows Defender nei sistemi Windows, ad esempio) non sono assolutamente sufficienti ad assicurare il livello minimo di sicurezza di cui si dovrebbe disporre, e per chi pensa di essere al sicuro perché utente Mac, o Apple che dir si voglia, temo purtroppo di essere latore di cattive nuove: questa è quasi una leggenda metropolitana, poiché la semplice realtà dei fatti è che, essendo Microsoft Windows (in tutte le sua varie versioni) il sistema operativo di gran lunga più diffuso a livello globale, è anche, chiaramente, quello più soggetto agli attacchi degli hacker. Se voi foste degli scassinatori, avreste più interesse a saper forzare una cassaforte diffusissima sul mercato, od un'altra che invece vende molto meno?

    Una volta appurato, quindi, che installare un antivirus non è un opzione ma una scelta obbligata, si tratta solo di decidere di quale prodotto dotarsi. Sento spesso, anche da amici e parenti, di persone che utilizzano soluzioni gratuite. Personalmente, non condivido tale approccio e preferisco affidarmi a prodotti a pagamento di comprovata efficacia ed esperienza nel settore. I due che ho usato praticamente senza interruzioni da diversi anni a questa parte, sono il McAfee ed il Symantec Norton: entrambi sono disponibili per Windows, Mac, Android e iOs. McAfee, inoltre, è disponibile anche per diverse distribuzioni Linux (nel gergo di Linux, una "distribuzione" è un'implementazione di tale sistema).

  2. Google Chrome & Mozilla Firefox

    Se siete utenti Windows, nel vostro computer è già installato il browser "Internet Explorer" di Microsoft: il "browser" (letteralmente, "sfogliatore") è il software che vi consente di consultare pagine web. Purtroppo, è opinione abbastanza diffusa e condivisa dal sottoscritto, che Internet Explorer non sia un buon prodotto. Tende a essere lento, macchinoso, caotico e meno compatibile (rispetto a software analoghi) con le moderne tecnologie con cui si realizzano i siti web, tanto che molti di essi si vedono "bene" (cioè come sono stati progettati) solo se vengono visualizzati tramite altri browser. Per questo motivo, io ne consiglio sempre altri due, ovvero Google Chrome e Mozilla Firefox. Il primo è sviluppato direttamente da Google, il colosso dei motori di ricerca, mentre l'altro da una fondazione no-profit che opera da anni nel settore di Internet, anche con altri prodotti altrettanto noti (uno su tutti, "Mozilla Thunderbird", un software per la gestione della posta elettronica). Entrambi sono gratuiti e disponibili per Windows, Mac, Linux, Android e iOs e, soprattutto, sono veloci, affidabili, compatibili con i siti moderni, personalizzabili ed estendibili: in effetti, almeno nelle versioni per PC (ovvero per Windows, Mac e Linux), è possibile installare all'interno di questi software delle estensioni molto utili e quasi sempre gratuite.

    Quella che vi segnalo si chiama "AdBlock Plus" e serve ad eliminare le pubblicità dalle pagine web che visitiamo. È disponibile sia per Chrome che per Firefox ed installarla è semplicissimo: su Chrome facciamo click in alto a destra sul pulsante "Menù" (quello con le tree linee orizzontali sovrapposte), quindi clicchiamo su "Impostazioni" e dalla nuova finestra che appare scegliamo la voce "Estensioni" dal menù di sinistra. A questo punto scorriamo la pagina fino in fondo, dove troveremo la voce "Prova altre estensioni". Cliccandoci sopra si aprirà una nuova finestra denominata "Chrome Web Store" con un campo per la ricerca in alto a sinistra: digitiamo "AdBlock Plus" (senza le virgolette) e dai risultati della ricerca facciamo click sul tasto "Aggiungi" che si trova a destra dell'estensione che, immediatamente sotto al titolo scritto in grassetto, riporta la dicitura "offerto da adblockplus.org". Chiudiamo e riapriamo Chrome quando e se richiesto e l'installazione sarà completata.

    Su Firefox la procedura è quasi identica: facciamo click in alto a destra sul pulsante "Menù" (anche in questo caso rappresentato da tree linee orizzontali sovrapposte), quindi su "Componenti aggiuntivi" e dalla nuova finestra che appare scegliamo la voce "Estensioni" dal menù di sinistra. In alto a destra sarà disponibile un campo di ricerca in cui digitare "AdBlock Plus". Anche in questo caso compariranno diversi risultati: per scegliere quello corretto, non facciamo click sul pulsante "Installa" sulla destra, ma sulla voce "Altro" che si trova immediatamente alla fine della descrizione dei singoli risultati. Andremo così ad aprire la scheda dal risultato, in cui potremo così verificare che in basso, alla voce "Sito Web", sia riportato l'indirizzo "https://adblockplus.org/". Facciamo quindi click sul pulsante "Installa" in basso a destra ed attendiamo la fine del processo per avere installato AdBlock Plus su Firefox.

  3. Software di compressione/decompressione

    Questo tipo di programmi serve a comprimere i vostri dati, facendogli occupare meno spazio. Per questo motivo, vengono molto spesso impiegati dai siti Internet, per offrire ai propri utenti dei file scaricabili in minor tempo, poiché più piccoli. Vi saranno dunque utili sia per compattare i vostri archivi, sia per poter "aprire" quelli che scaricherete da Internet. Il formato di compressione storicamente più diffuso è lo ZIP, tanto che tutti gli attuali sistemi operativi sono in grado di gestirlo senza software aggiuntivi. Esistono però diversi altri formati di compressione molto diffusi, per i quali è necessario l'uso di software di terze parti. Uno di questi è sicuramente il RAR, gestibile tramite il software WinRAR. Questo programma è nato, come suggerisce il nome, in ambiente Windows, ma è ora disponibile anche per Linux e Mac OS X anche se, in quest'ultimo caso, solo da riga di comando. Per ovviare a questa mancanza, per il sistema Apple è disponibile UnRarX, programma del tutto analogo al suo "collega" per Windows. Da sottolineare, è il fatto che entrambi questi programmi siano gratuiti e che il primo sia in grado di gestire anche molti altri formati.

  4. CCleaner

    Ccleaner è un software disponibile per Windows 10, 8.1, 8, 7, Vista, XP e per MacOS X 10.6 o superiore, in versione sia gratuita che a pagamento ("CCleaner Pro"). Questo programma si occupa di analizzare il vostro sistema e di cancellare tutti i quei file temporanei, obsoleti o inutili che non fanno altro che appesantire il sistema. Nella versione per Windows, compresa quella gratuita, è compresa anche la possibilità di scansionare e ripulire automaticamente il registro di sistema, un'area particolare in cui i sistemi operativi Windows registrano informazioni di tipo diverso, molte delle quali vitali per il corretto funzionamento del sistema stesso.

  5. Suite MS Office o OpenOffice

    Nelle vostre attività giornaliere vi ritroverete sicuramente, prima o poi, a dover redigere un documento o a dover fare qualche calcolo su dati tabellari. In tal caso, quello di cui avete bisogno è una suite da ufficio composta da software di videoscrittura, di elaborazione di fogli di calcolo e altro ancora. Le due scelte principali che avete davanti sono il pacchetto "Office" di Microsoft e "OpenOffice" della Apache Foundation (altra fondazione estremamente importante e conosciuta nel mondo dell'informatica). La prima soluzione è a pagamento ed è disponibile per PC Windows e Mac, mentre la seconda è gratuita e disponibile per Windows, Mac e Linux. Sembrerebbe dunque che questa seconda sia la scelta migliore, poiché gratuita e funzionante su più sistemi operativi: devo però segnalare che per poter essere installata, la suite OpenOffice necessita della presenza della versione 1.5 o successiva dell'ambiente Java (un linguaggio di programmazione su cui questo blog tornerà sicuramente, in quanto prerequisito imprescindibile per l'esecuzione della stragrande maggioranza dei software rilasciati dalla pubblica amministrazione). Inoltre, anche e soprattutto per motivi storici, la suite più diffusa è senz'altro quella Microsoft, cosa che rende i formati dei file con essa prodotti uno standard de facto nei rapporti inter-aziendali.

  6. Adobe Acrobat Reader

    Un altro dei formati più diffusi ed utilizzati dalle aziende e le pubbliche amministrazioni per la distribuzione di documentazione elettronica, è sicuramente il "PDF" di Adobe Systems. Questo tipo di file non è altro che una sorta di contenitore in cui "incartare" svariati altri tipi di documenti ed immagini prodotti con altri software, in modo da risolvere il problema della portabilità: se Tizio redige un documento con il programma P e lo invia a Caio, ma Caio non possiede P sul proprio computer, egli non potrà leggere il documento scritto da Tizio. Se, invece, Tizio prepara il suo documento e lo "incarta" poi in un file PDF e lo invia a Caio, a quest'ultimo sarà sufficiente avere un lettore PDF per poter visionare il documento scritto da Tizio.

    Da questo semplice esempio emerge come, per gestire il formato PDF, siano necessari sia un "lettore" che uno "scrittore" (ovvero il programma che trasforma in PDF i nostri documenti). La Adobe Systems rilascia in maniera totalmente gratuita il proprio lettore, che prende appunto il nome di "Adobe Acrobat Reader" (reader significa "lettore") e che è disponibile per Windows, Mac e Linux. Lo scrittore, invece, che include anche il lettore, è a pagamento e prende il nome di "Adobe Acrobat Pro" ed è attualmente giunto alla versione "DC". Essendo il prezzo di quest'ultimo non propriamente economico, si consiglia come minimo il download del lettore gratuito.

  7. Dropbox & Google Drive

    Capita spesso di aver bisogno di condividere file e documenti con altre professionisti, aziende, colleghi o anche con sé stessi, magari fra vari luoghi di lavoro (potreste, ad esempio, poter bisogno di alcuni documenti mentre siete fuori sede). A risolvere questo problema pensano software come "Dropbox" e "Google Drive". Questi programmi vengono tecnicamente definiti "programmi di cloud storaging", ovvero programmi di immagazzinamento su cloud. Quello del cloud è un argomento interessante ma anche un poco controverso dal punto di vista della privacy e della sicurezza informatica: semplificando al massimo, il cloud (letteralmente "nuvola") è un insieme di tecnologie per cui un'azienda che offre questo tipo di servizio crea, per ogni suo cliente, uno spazio privato virtuale che esiste solo su Internet e che il cliente può utilizzare per caricarvi sopra i propri file, proprio come se fosse un hard disk o una pennetta USB. Questo significa che l'utente non avrà più i suoi file sul suo computer, ma su questo spazio virtuale a cui potrà dunque accedere da ovunque si trovi, a patto di possedere una connessione Internet. Se questo è da un lato un vantaggio, dall'altro presenta una grossa problematica di fiducia: chi ci assicura che i nostri file, una volta caricati su questa "nuvola", non vengano letti o rubati da occhi indiscreti? Proprio per questo motivo, io consiglio principalmente questi due software, poiché sviluppati da aziende solide e di comprovata serietà. Entrambi dispongono di un pacchetto base gratuito di dimensioni limitate (2Gb espandibili sotto alcune condizioni per Dropbox, ben 15Gb per Drive) e di espansioni a pagamento che arrivano fino allo spazio illimitato. Sono inoltre disponibili per Windows, Mac, Android e iOS. Dropbox è poi disponibile ufficialmente anche per Linux, mentre per Drive esistono vari articoli dedicati che descrivono come ottenere un supporto semi-ufficiale.

  8. Skype

    Skype è un software di proprietà della Microsoft per il VoIP (acronimo di "Voice Over IP") e la videoconferenza. Il VoIP è la tecnologia che permette di effettuare chiamate tramite Internet sia verso altri terminali VoIP, sia verso utenze telefoniche classiche. Le chiamate sono cifrate e possono essere di sola voce o anche in video, con due o più partecipanti contemporaneamente. Skype offre le chiamate e le video-chiamate tra terminali connessi ad Internet con un massimo di 25 partecipanti in maniera totalmente gratuita, mentre per effettuare chiamate verso cellulari, numeri fissi o più partecipanti è necessario sottoscrivere un abbonamento ricaricabile. Il programma è disponibile per Windows, Mac, Linux, Android e iOs e per iniziare ad usarlo sono sufficienti una connessione Internet ed un microfono connesso al PC. Per effettuare video-chiamate, è necessario l'utilizzo di una webcam (è possibile avviare una videoconferenza anche se non tutti i partecipanti sono muniti di webcam: chi ne è dotato trasmetterà agli altri la propria immagine, mentre non sarà vero il viceversa).

Terminata la carrellata dei nostri primi 8 software "indispensabili", andiamone a scoprire assieme un altro, il "+1" del titolo:

VideoLAN

VideoLAN, molto spesso abbreviato e conosciuto come "VLC", è un software di riproduzione multimediale. È un programma più dedicato all'intrattenimento che al mondo del lavoro, ma il fatto che sia in grado di riprodurre tantissimi formati audio/video diversi, ne fa uno strumento molto valido ed utile nel caso ci si trovi a dover lavorare con file multimediali (come ad esempio dei video promozionali). È un software gratuito e disponibile per Windos, Mac, Linux, Android, iOS e anche altre piattaforme, per cui penso valga la pena di tenerlo sempre presente, anche se non dovesse servirci nell'immediato.


Questo articolo si conclude qui e, sempre nella speranza di avervi dato anche solo qualche piccolo spunto utile, vi ringrazio ed aspetto al prossimo articolo.

- Matteo Belfiori